Flavio Fuga
Fondamenta Venier 47/a
30141 Murano, Venezia - Italia

Tel. & Fax 0039(0)41 739425



Cronologia:


Nasce il 30 Dicembre 1953, da Angelo Fuga detto "Anzolo" e Stefania. Il padre è vetratista, Direttore e insegnante di disegno (Scuola di Disegno per Maestranze Vetrarie "Abate Vincenzo Zanetti"), grafico e designer freelance. A Murano in questi anni, è in corso una importante rinascita artistica e imprenditoriale. Anzolo, sia da parte paterna che materna, proviene da un'antica famiglia di Murano legata al vetro. Sua madre, che lui amava molto, era una Barovier.

La madre di Flavio, di religione cristiano - cattolica (la di lei madre era greco - ortodossa), proviene da Costantinopoli (Istanbul). Per motivi di lavoro del capofamiglia (ingegnere minerario), ci si spostava spesso, in quella che anticamente si chiamava "Asia Minore" (attuale Turchia). L'arrivo della famiglia a Venezia (1934), è preceduto da grandi sconvolgimenti nel paese, seguiti dall'abolizione degli antichi privilegi posseduti dagli europei (1922), la fine dei sultanati e la nascita della Repubblica turca (1923). In casa si parlava la lingua greca, italiana, turca e francese.

1963. Soggiorno di ca. 5 mesi a Salonicco (Grecia). Sviluppo culturale.
1967. Inizia l'apprendistato nell'Atelier del padre.
1968-1971. Conseguimento del Diploma di Maestro d'Arte, presso l'ISA di Venezia nella sezione decorazione pittorica. Prosegue insieme agli studi, l'apprendistato nell'Atelier del padre.
1969-72. Frequenta la Scuola di Disegno per Maestranze Vetrarie "Abate Vincenzo Zanetti" (Murano).
1972-73. Consegue la Maturità d'Arte Applicata.
1975-1976. Consegue l'abilitazione all'insegnamento per il disegno e la storia dell'Arte nei licei e negli Istituti Magistrali. Presenza attiva nell'atelier di Murano.
1976. Viaggio nella Grecia peninsulare e insulare nel periodo estivo a scopo di formazione artistica. Si paga il viaggio lavorando col padre a Murano
1977-1978. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Venezia, conseguendo la licenza dal corso di Pittura con Carmelo Zotti, già allievo del pittore Saetti. Presenza attiva nell'atelier di Murano.
1978-79. Supplenze di disegno e storia dell'arte in un Liceo di Mestre - Venezia.
Lavora con la "Cooperativa di animazione teatrale Accademia di Belle Arti di Venezia" realizzando spettacoli di burattini, nei quartieri, da un testo di Federico Garcia Lorca: "Tragicommedia de Don Cristóbal y la Señá Rosita" (in italiano: "I burattini col randello").

1979-84. Soggiorna in West-Berlin. Frequenta la Freie Universität, studia la lingua tedesca e segue dei corsi al Goethe Institut e alla Volkshochschule a Charlottenburg. Consegue così il "Zertifikat als Fremdsprache" e il "Mittelstufe III" presso il Goethe Institut. Studio della lingua francese.
Insegna l'Italiano nelle Volkshochschulen del quartiere di Wedding e di Schöneberg, opportunità offertagli da un'insegnante italiana rimasta incinta. Dipinge, visita Dresda e Praga.
1984. Soggiorna per circa 4 mesi a Genova dove lavora con un gruppo di teatro. Inizia a collaborare stabilmente nell'Atelier del padre Anzolo Fuga. Lavora all'esecuzione di tutte le opere prodotte, a partire da questo periodo.

1985-86. Perfezionamento. Corsi di Neo-greco presso l'Istituto Ellenico di Venezia, durante le ore serali.
1989. Perfezionamento. Corsi intensivi di lingua francese presso l' Université Paul Valéry-Montpellier, Francia, nel periodo estivo.
1993-96. Basilica di S. Giorgio. Venezia. Rifacimento di ca. 200 m2 di vetrate. Le lastre da rimontare e reintegrare erano composte di rulli colorati, rettangoli, ottagoni e forme ovoidali soffiate a bocca. Nel periodo estivo, trascorre il suo tempo a Berlino, Istanbul e nel sud della Francia per perfezionare il suo livello culturale.
Collabora all'allestimento delle vetrate, presenti in diverse rassegne espositive, tra cui "Venezia - Aperto Vetro" (1996).
1997. Subentra nella conduzione dell'azienda paterna (Anzolo Fuga di Fuga Flavio). Alla morte del padre nel 1998 porta a termine l'esecuzione e la consegna delle ultime opere commissionate ad Anzolo. Prosegue il lavoro di catalogazione e di riordino dell'intera opera paterna e dell' Atelier.
1999. Mette a disposizione opere e materiali inediti, utili a suggerire una maggiore comprensione e conoscenza agli studiosi dell'attività del padre. Finanzia una Mostra dedicata ad Anzolo Fuga, a cura di Ettore Merkel, Rosa Barovier Mentasti e Giuliano Graziussi presso Palagraziussi - ex Convento S. Filippo Neri - a Venezia.

2000 - 2001. Porta a termine 4 Vetrate ("Quattro Stagioni"). Utilizza pure vetro policromo prodotto a Murano e reso piano in Atelier. La tecnica di esecuzione, è quella appresa durante il lungo apprendistato nell'Atelier di Anzolo. Segue uno "Stage" con due giovani spagnoli di Siviglia (Felipe Garcia Lleiva e Francisco Rodriguez Diaz) per la realizzazione di due vetrate, nell'ambito del "Programma Leonardo" della Comunità Europea.
2002. Rifacimento vetrata "Fornace" eseguita da Anzolo per la "Ferro & Lazzarini" nel 1963.
2003. Approfondimenti in vetro - rammollimento (fusione) con colori trasparenti e vetro colorato.
2004. Segue i corsi sulle proprietà chimico-fisiche del vetro presso la Stazione Sperimentale del Vetro in Murano-Venezia. L'intervento era stato cofinanziato dalla Legge Regionale 36/1995 "Promozione e sviluppo dei parchi scientifici e tecnologici nella Regione Veneto".
2005. Inizia la collaborazione con la Scuola del vetro "Abate Zanetti" a Murano Venezia. Partecipa al "Concorso di idee per la pavimentazione in vetro della piazza di S. Vito al Tagliamento". Viene segnalato il suo lavoro.
2005-2009. Espone alcuni suoi oggetti in alcune gallerie dell'isola, tra cui "Galleria Regina" e "Galleria Roscano".
2010. Conduce un corso estivo presso la Scuola del vetro "Abate Zanetti S.R.L.". Nello stesso anno collabora con la Scuola, alla stesura di alcuni programmi da proporre in Regione Veneto: Corso per Tecnico vetrario, Design del vetro, Geometria Descrittiva, Storia dell'arte, Disegno e progettazione al Computer.

2011. Collabora all'archiviazione di un caso di sequestro da parte della Guardia di Finanza di Ancona. Un carico di vetri proveniente dalla Grecia, viene sequestrato a causa dell'utilizzo improprio di una vetrofania applicata ad alcuni colli (ex art. 354 C.p.p. per violazione all'art. 517 C.P.). La vetrofania era stata ritenuta fuorviante circa il reale luogo di produzione del materiale in vetro (Murano o Atene?), destinato al mercato Italiano. Esegue una Perizia di parte che contribuirà al dissequestro della merce. La vetrofania dovrà essere rimossa e sostituita e i vetri sui quali era applicata al momento del sequestro, vengono rispediti ad Atene.